La celiachia è nostra compagna silenziosa da "solo" 3 anni e mezzo e poche settimane dopo la diagnosi AIC ER era al nostro fianco. Io no so come fosse la vita del celiaco 10/20 anni fa, tutti mi dicono che era molto difficile, mi dicono che i progressi sono stati tanti e che AIC ha condotto tante battaglie per migliorare la qualità della vita dei celiaci. Non so cosa le persone si aspettino dall'associazione però posso dire cosa ho trovato io, genitore di bimbo di 2 anni celiaco che si affaccia all'improvviso a questo mondo sconosciuto. Ho trovato al primo colloquio una persona sorridente che, raccontandomi la sua esperienza famigliare, mi rassicurava sul fatto che Pietro avrebbe avuto una vita normale, che avrebbe studiato, viaggiato e vissuto come tutti i suoi amici ...solo un pò più organizzato. Ho trovato due professioniste disponibili a rispondere anche a domande banali, con comprensione e pazienza, che hanno cercato di alleggerire tutti i nostri dubbi, le nostre angosce e le nostre perplessità con serenità e tanta umanità; Michela e Silvia ci hanno fatto capire da subito che con piccoli accorgimenti, con pazienza e impegno saremmo riusciti a superare questo primo momento di grande sgomento e a gestire tutto. E poi ho trovato Francesca, una spalla, un supporto emotivo e un'ancora nei momenti di sconforto che penso ogni genitore ha avuto dopo la diagnosi e negli anni a seguire. In tutti voi volontari ho trovato una "famiglia" che mi capisce, comprende e condivide le mie paure di mamma per il futuro di Pietro: in associazione non mi sento diversa mi sento compresa. Ho imparato tante cose sulla celiachia da quando sono in associazione, sulla gestione della malattia in ambito scolastico e nei rapporti con gli altri: se Pietro è così sereno nella sua quotidianità è merito di tutto questo. Aic è fatta di persone motivate a migliorare la qualità della vita dei celiaci non per un tornaconto economico ma per il benessere di tutti, soci e non. Questa è la nostra AIC. Barbara, Pietro e Paolo