Quando sono stata diagnosticata, più di 20 anni fa, il "mondo" della celiachia era ben diverso: i prodotti erano pochi, dal sapore discutibile, si potevano ritirare solo alla farmacia ospedaliera e non potevi scegliere, quello che avevano era quello che potevi prendere. Locali, quasi nulla. Solo il fatto che grazie alla diagnosi e alla dieta mi sentivo bene di salute mi ha impedito di deprimermi. Però c'era una luce in questa nebbia: l'associazione. Mi sono subita iscritta, sono andata alla prima assemblea regionale, ho parlato con altri celiaci, ho visto quanti progetti aveva in programma l'associazione. Negli anni la qualità della mia vita è decisamente migliorata. I prodotti si prendevano anche nelle farmacie private, si potevano ordinare ed erano decisamente migliorati. Finalmente ho potuto nuovamente gustare fuori casa una pizza come si deve! Oggi la vita di un celiaco non è uguale a quella di tutti gli altri, è inutile negarlo, e penso che forse non lo sarà mai. Ma grazie al lavoro costante di AIC su tutti i fronti e avendo vissuto gli albori della vita da celiaca sono meravigliata dei passi avanti fatti. Non posso che essere grata ad AIC per tutto quello ha fatto e continuerà a fare per noi celiaci.