Vincenzo

Sono Vincenzo, 38 anni, biologo, diagnosi di " malassorbimento " avuta all'età di 2 anni quando medici consigliarono a mia mamma di non pensare più alla mia vita e che non ce l'avrei fatta. Poi d'improvviso un neo specializzando invitò mia madre, allora 19enne che piangeva al mio capezzale di andare a casa e cucinarmi dei tubetti in brodo senza glutine ed io che fino ad allora mi ero sempre rifiutato e quando mangiavo poi vomitavo, presi a mangiare , e più mangiavo quei semplici tubetti in brodo più mia mamma ne calavi altri. Poi a 20 anni è iniziato il mio volontariato in AIC e tra tutor, segretario e studi ho sempre cercato di rendere più facile la vita ad un celiaco di quanto non fosse la mia. Poi la mia tesi triennale sulla celiachia, poi la magistrale sulla celiachia e poi adesso che non c'è giorno che non parli di celiachia. Poi tante le cose che non riuscirei a scrivere, ma è sempre in me vivo il bisogno di aiutare l'altro spiegare che la nuova celiachia adesso non fa più morti e sofferenze come allora. In silenzio oggi questa è un frammento di storia di un celiaco che prova dal caffè alla pizza a chiacchierare su temi che ahimè partono dal glutine e finiscono su tematiche tanto complesse dimenticando che la vita è l'unico regalo che non si può ricevere due volte. La mia tesi di laurea è dedicata all' AIC anche se l'AIC non lo sa come non sa di quanto è forte il bisogno in me di fare ancora di più... molto di più. Infine per concludere il Saharawi sarebbe per me l'ultimo passo conclusivo di un'attività volta al prossimo condividendo storie, pizza e calcetto.

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