Giulia Noemi

Quello che sò della mia storia mi è stato raccontato dai miei genitori. Avevo 3 anni quando è cominciato tutto. Per i miei primi anni di vita sono stata bene ma all'improvviso ho cominciato a prendere peso, non mangiare più, e avere sintomi gastrointestinali non tipici e perdevo i capelli. La pediatra dell'epoca credeva che avessi solo bisogno di un antibiotico, però ne ero allergica. Allora la pediatra, secondo la nostra opinione, non sapeva che pesci pigliare e allora ha detto ai miei genitori di non stressarmi che non avevo nulla. I miei genitori mi hanno portato da un altro medico che aveva un sospetto, mi ha fatto fare le analisi, ma ha raccomandato i miei genitori di non guardare nessuna informazione su questa malattia prima dei risultati dei test, tanto per non fasciarsi la testa prima del tempo. Ovviamente mia mamma ha guardato cosa riguardava, per curiosità, e si è spaventata. All'epoca la celiachia era molto spaventosa. I risultati sono arrivati e la diagnosi pure. Celiachia con grado Marsh 3. Da allora sono cambiate molte cose per la celiachia e i cibi senza glutine, e io ci sono cresciuta. Diciamo che quest'anno la mia celiachia compie 20 anni. E nel frattempo ho avuto anche una sorella che anche lei affetta da celiachia. La sua diagnosi è stata molto più facile, perché ci avevano consigliato dei test genetici, e poi lei dopo un paio di anni è risultata positiva ai vari test. Ci diamo sostegno a vicenda e abbiamo aperto un profilo su Instagram in cui raccontiamo le nostre avventure con la celiachia.

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